In caso di Rilascio Sostanze Inquinanti e/o Tossiche…

Che cosa fare in questi casi?

Prima di tutto definiamo il significato di Rischio Evolutivo: “situazione di potenziale pericolo che può manifestarsi ed evolvere nel tempo”.

Gli elementi suggestivi del Rischio Evolutivo, non prettamente sanitario, possono essere identificati in:

  • Fumo in direzione dell’evento (rischio di incendio);
  • Fabbriche, depositi o veicoli (autostradali o ferroviari) contenenti sostanze infiammabili (vedere codice KEMLER-ONU per i trasporti, capire quali materiali sono prodotti o stoccati in fabbriche ed in depositi);
  • Odori particolari (benzina, gas, tossici industriali, ecc.);
  • Sostanze infiammabili o scivolose sul terreno;
  • Direzione del vento (in caso di nubi tossiche, fumo, ecc.);
  • Persone sul luogo dell’evento (testimoni, feriti, ecc.).

Sicuramente ogni scenario potrà presentare un Rischio Evolutivo, sarà quindi importante delimitare la zona interessata, in modo da impedire ulteriori situazioni di pericolo. Tale zona può avere dei raggi minimi di sicurezza che si possono così sintetizzare:

  • Entro un raggio di 20 mt., qualora non vi siano rischi evidenti (posizione dell’ambulanza su un sinistro stradale);
  • Entro un raggio di 30 mt., qualora vi siano rischi di incendio;
  • Entro un raggio di almeno 600 mt., quando vi è o si sospetta la presenza, di sostanze esplosive.

Ricordati:

  • Non avvicinarti alla fonte di inquinamento
  • Avverti i vicini
  • Dai l’allarme alle autorità

Rischio Industriale

Come affrontare l’emergenza?

Per ridurre al minimo il rischio industriale sono necessarie la collaborazione di molti e l’attenzione di tutti. E’ essenziale che ognuno di noi sappia a quali rischi è esposto e che cosa può fare per proteggere se stesso e gli altri.

Possibili incidenti

L’uso industriale di sostanze chimiche può originare incidenti con possibili conseguenze anche all’esterno delle aree produttive, quali: scoppio di serbatoi, rottura di contenitori o tubazioni, dispersione di sostanze tossiche, accensione di una miscela, eventi indotti (causati cioè da agenti esterni quali fulmini, sismi, inondazioni, ecc.).

Le conseguenze associate ai diversi eventi possono essere:

  • Incendio: comporta fiamme, produzione di calore, sviluppo di prodotti di combustione (gas tossici, gas corrosivi);
  • Esplosione: comporta onde di pressione, proiettili, calore, sviluppo di gas tossici o corrosivi;
  • Rilascio di sostanze tossiche: concentrazione pericolosa in aria o in acqua, inquinamento ambientale, pericolo per la popolazione o per la fauna.

Un’azienda è classificata a rischio di incidente rilevante, ai sensi delle vigenti normative, se ha in deposito o in lavorazione sostanze pericolose oltre determinate soglie.

Non è il caso comunque di preoccuparsi.

Il rischio è mantenuto basso, grazie a standard di sicurezza consolidati mediante i quali gli impianti di produzione sono stati progettati e costruiti. Inoltre la gestione è affidata a personale esperto ed addestrato a fronteggiare eventuali emergenze e la sicurezza è garantita anche dalle strumentazioni di controllo, di allarme e di blocco automatico. Da ultimo, tali aziende sono sottoposte ad adempimenti e controlli pubblici.

Il Polo Chimico di Ravenna

L’industria chimica di Ravenna si sviluppa principalmente attorno al Canale Corsini.
Gli stabilimenti industriali dell’area ravennate sono stati raggruppati in quattro gruppi:

  • 1° gruppo: Aziende coinsediate nello stabilimento Versalis (eni): CFS, Ecofuel, EniPower, Cray Valley, Hydro Agry Italia, Versalis, Nippon Gasses, Vinavil, Fiat Avio.
  • 2° gruppo: Aziende vicine all’insediamento del Petrolchimico: Polynt, Hera Ambiente, ENI Div. Refining & Marketing.
  • 3° gruppo: Aziende site nell’area industriale di via Trieste – Darsena San Vitale – Porto Canale: Adriatank, Alma, Cereol, Decora, Eurodocks, Enel Logistica, FI.DE.MA, Nadep, Petra, P.I.R., T.C.R.
  • 4° gruppo: Aziende site nel resto del territorio del Comune di Ravenna e del territorio provinciale: Sotris (via Romea, Ravenna), Molducci Gaetano – Dep. Fitofarmaci (Russi), Terremerse (via Classicana, 313 – Ravenna)

Tutti gli stabilimenti sopra indicati hanno presentato le schede di informa-zione sui rischi di incidente rilevante di cui all’art.9 della Legge 19 maggio 1997, n.137. I documenti completi sono consultabili presso il Comune di Ravenna – Servizio Geologico e Protezione Civile, in via Ponte Marino 2 (Casa Melandri) Tel: 0544 482088.

L’ALLARME

Ciascuna azienda ha un proprio piano di emergenza per fronteggiare eventuali incidenti al loro insorgere. A seguito di incidente industriale con conseguenze esterne, la direzione aziendale informa immediatamente i Vigili del Fuoco, l’Ufficio Territoriale del Governo, il Servizio Protezione Civile del Comune e la Centrale Operativa 118.

La risposta del sistema di emergenza è articolata in due fasi operative successive, corrispondenti al raggiungimento di due livelli di allerta differenziati:

  • Preallarme: di norma gestito dalle squadre di emergenza interne allo stabilimento. Se ciò non è sufficiente a contenere l’incidente, viene diramato l’allarme ai soggetti sopra elencati.
  • Allarme: vengono attivate le misure di emergenza e si riunisce il Centro Coordinamento Soccorsi.

Il Centro Coordinamento Soccorsi, presieduto dal Prefetto, viene attivato presso la Prefettura e svolge funzione di coordinamento unitario di tutte le attività di soccorso oltre che di comunicazione alla Regione e agli Organi Centrali.

Per allertare la popolazione in caso di incidente l’allarme sarà dato con mezzi quali altoparlanti posti sui veicoli delle Forze dell’Ordine, TV e radio. La fine dell’allarme verrà segnalata dagli altoparlanti montati sui veicoli, da radio e TV locali.

Le misure di emergenza previste dal piano comprendono: l’invio sul posto di squadre di Vigili del Fuoco, la chiusura delle strade nelle posizioni dei cancelli individuati nel piano, la partenza delle squadre di soccorso sanitario ed eventuale predisposizione di punti medici avanzati nei pressi dell’area colpita, la comunicazione dell’allarme alla popolazione.

Per ogni area di rischio (petrolchimico, porto canale, deposito Terremerse) sono stati individuati dei Punti Medici Avanzati, che hanno lo scopo di velocizzare il soccorso sanitario.

Questi verranno allestiti in prossimità delle aree a rischio e serviranno da smistamento dalla zona dell’incidente verso il presidio ospedaliero “Santa Maria delle Croci” ubicato in viale Randi nella zona sud-ovest di Ravenna.

La localizzazione del Punto Medico Avanzato e dell’area di raccolta della popolazione in caso di evacuazione dipende, di volta in volta, dalle condizioni meteorologiche ed in particolare dal vento. La pianificazione ha considerato che i venti prevalenti spirino da est a ovest durante il mattino e da ovest a est nel pomeriggio.

COME COMPORTARSI IN CASO DI NECESSITÀ DI RIFUGIO AL CHIUSO

In caso di allarme, coloro che si trovano all’interno delle aree a rischio, dovranno adottare i seguenti provvedimenti di autoprotezione:

  • Chiudere tutte le finestre e le porte esterne, chiudere le porte interne dell’abitazione e dell’edificio.
  • Fermare i sistemi di ventilazione o condizionamento, siano essi centralizzati o locali.
  • Spegnere i sistemi di riscaldamento e le fiamme libere.
  • Chiudere le serrande delle canne fumarie e tamponare l’imbocco di cappe e camini.
  • Rifugiarsi nel locale più idoneo possibile. Ognuna delle seguenti condizioni migliora l’idoneità del locale: presenza di poche aperture; posizione ad un piano; ubicazione sul lato dell’edificio opposta alla fonte del rilascio; disponibilità di acqua; presenza di un mezzo di ricezione delle informazioni.
  • Nel caso in cui vi sia pericolo di esplosione esterna chiudere gli infissi e tenersi a distanza dai vetri delle finestre.
  • Sigillare con nastro adesivo o tamponare con panni bagnati le fessure degli stipiti di finestre e porte e la luce tra porte e pavimento.
  • Evitare l’uso di ascensori per il conseguente spostamento d’aria che ne deriverebbe.
  • In caso di necessità tenere un panno bagnato sugli occhi e davanti a naso e bocca.
  • Mantenersi sintonizzati mediante radio o TV sulle stazioni emittenti indicate dalle autorità
  • Non usare né telefoni né cellulari per non intasare le linee.

Al cessato allarme:

  • Spalancare porte e finestre, avviare sistemi di ventilazione o condizionamento ed uscire dall’edificio fino al totale ricambio dell’aria all’interno dello stesso; assistere in questa azione le persone non autosufficienti o necessitanti aiuto.
  • Non utilizzare acqua e alimenti di cui si sospetta la contaminazione prima di una verifica igienico-sanitaria da parte delle autorità preposte.
  • Porre particolare attenzione nel riaccedere a locali dove vi possa essere ristagno di vapori (particolarmente gli interrati o seminterrati).

COME COMPORTARSI IN CASO DI EVACUAZIONE

Se la situazione lo richiede, il Prefetto, unitamente al Sindaco, potrebbe ordinare l’evacuazione. Tale provvedimento viene deciso solo se esso può essere svolto in condizioni di sicurezza e solo se risulta più conveniente del rifugio al chiuso. Per questo motivo è bene non procedere a un’evacuazione spontanea ma muoversi soltanto su indicazione delle autorità, attraverso comunicazioni da squadre di soccorso, radio, TV, altoparlanti, telefono, ecc. , tenendo presenti alcuni accorgimenti:

  • Allontanarsi dalla zona seguendo le istruzioni delle Autorità;
  • Tenere possibilmente un fazzoletto bagnato sulla bocca e sul naso.
  • Evitare l’uso di ascensori.
  • Non utilizzare le auto per evitare l’ingorgo del traffico con blocco dell’evacuazione, e per non intralciare l’intervento dei mezzi di soccorso: in caso di necessità sarà l’Autorità competente a fornire i mezzi appropriati (autobus, ambulanze, ecc.)
  • Dirigersi al punto di raccolta indicato di volta in volta dalle Autorità
  • Possibilmente portare con sé un apparecchio radio sintonizzato sulle stazioni emittenti indicate dalle Autorità

Per maggiori informazioni consultare il sito del Comune di Ravenna Informazioni sulle procedure d’emergenza in caso di rischio industriale – Comune di Ravenna

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