Il sistema regionale di protezione civile è un insieme di enti, istituzioni, organismi, sia professionali, sia volontari, che interagisce e coopera in base a regole chiare, responsabilità predefinite e procedure comuni di intervento nelle situazioni di crisi e di emergenza.
La protezione civile in Emilia-Romagna “nasce” nel 1986 con l’istituzione da parte della Giunta regionale di un Servizio regionale apposito. Da allora molto è stato fatto per dimensionare la struttura in una logica di sistema a carattere regionale.
Nel 2005, a dieci anni dalla prima legge, la n. 45 del 1995, è stata varata la legge regionale n. 1 ”Nuove norme in materia di Protezione Civile e Volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione Civile”, che ha promosso la rete di relazioni consolidatasi negli ultimi anni tra enti e strutture.
A seguito della legge di riordino del sistema regionale, la n.13 del 2015, l’Agenzia assume nuove funzioni (progettazione e realizzazione di interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e di sicurezza idraulica servizio di piena nullaosta e sorveglianza idraulica gestione dell’idrovia ferrarese) e cambia nome: Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
Il sistema regionale di protezione civile è composto da enti: Regione, Prefetture, Province, Comuni, Unioni di Comuni e da strutture Operative quali Volontariato, Vigili del Fuoco, Carabinieri-Forestale; Capitanerie di Porto, Forze dell’Ordine – Polizia Municipale, ARPAE, Sanità regionale 118, Croce Rossa Italiana, Corpo nazionale Soccorso Alpino, Aziende di Servizi, AIPO, Comunità scientifica.
Queste forze intervengono in modo integrato e coordinato, sulla base di regole chiare e condivise, con un obiettivo comune: la sicurezza dei cittadini e del territorio. Il sistema di protezione civile ha saputo negli anni gestire situazioni di crisi e di emergenza e realizzare attività di pianificazione, previsione e prevenzione, sostegno al volontariato, con efficacia, ottenendo risultati concreti e visibili.