Rischio incendi boschivi da sabato 26 marzo in Emilia-Romagna

Scatta lo stato di grave pericolosità: allerta codice arancione per l’aggravarsi della siccità

In tutta l’Emilia-Romagna scatterà da sabato 26 marzo fino a domenica 3 aprile (compreso), lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi boschivi. Il provvedimento è stato emanato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, Rita Nicolini, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.

Lo stato di grave pericolosità (codice arancione) segue alla fase di attenzione (codice giallo) dichiarata il 22 febbraio scorso: l’innalzamento del grado di rischio è dovuto alla condizione di severa siccità che riguarda tutta l’Emilia-Romagna.

Con l’innalzamento del grado di pericolosità si stabilisce il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci, all’interno delle aree forestali.

Vietati su tutto il territorio regionale, anche al di fuori delle aree boschive, gli abbruciamenti di residui vegetali e delle stoppie. Sono inoltre vietati gli abbruciamenti di residui vegetali agricoli su tutto il territorio regionale.

Lo stato di grave pericolosità

Lo stato di “grave pericolosità” si basa su una valutazione a cui concorrono vari soggetti: il Centro funzionale ARPAE E-R analizza la situazione climatica e le previsioni meteo a medio termine (piogge attese, intensità della ventilazione), misurando gli indici di suscettività e di propagazione, i Carabinieri della Forestale valutano lo stato della vegetazione e i Vigili del Fuoco i dati sugli incendi effettivamente verificati e sul territorio coinvolto. A ciò si aggiungono le valutazioni della Direzione generale Cura del territorio e Ambiente della Regione.

Sul sito web dell’Agenzia viene pubblicato un bollettino di informazione ai cittadini, secondo la logica del codice colore, indicata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile.

Sono state attivate sul territorio le squadre di avvistamento dei volontari AIB (Antincendi Boschivi).

Le cause

Lo stato di grave pericolosità è legato a un inverno “avaro” di precipitazioni e a un bilancio idro-climatico assolutamente deficitario, con quantitativi di acqua nel terreno molto scarsi e condizioni di siccità grave su tutto il territorio della regione, a partire dal piacentino. È il caso del comune di Coli (in provincia di Piacenza), dove si è verificato un incendio che ha richiesto l’intervento di 5 Canadair e degli elicotteri dei Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme. A questo si aggiungono numerosi altri episodi in tutta la regione. L’afflusso di correnti umide dall’Atlantico previsto per la prossima settimana porterà il ritorno delle piogge, anche se si stima che non saranno sufficienti per ristabilire una situazione di tranquillità sul fronte incendi boschivi.

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