Prefettura di Ravenna: quadro più complicato del 2 maggio.

Come annunciato nella tarda serata di ieri, alle 13 si è riunito il Centro Coordinamento dei Soccorsi in Prefettura a Ravenna dove sono state delineate le strategie e le misure per la tutela della pubblica incolumità alla luce dell’allerta rossa per forte maltempo, emanata poco prima dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, che coinvolgerà tutto il territorio della provincia di Ravenna.

In particolare, dalle ore 3 circa di domani martedì 16 maggio è allarme meteo in tutta la regione Emilia Romagna, per criticità idraulica e idrogeologica su pianura, collina, montagna e costa romagnola. 

Situazione più difficile rispetto al 2-3 maggio

Rispetto a quanto accaduto il 2-3 maggio scorso il quadro generale appare più complesso e per l’innalzamento del livello del mare che potrebbe comportare difficoltà nel deflusso delle acque dei fiumi, infine le criticità riguardano anche le zone rese già fragili dalle precedenti frane.

La riunione del C.C.S. segue un incontro tenutosi alle 9 tra il Prefetto Castrese De Rosa, i Prefetti di Bologna, Modena e Forlì- Cesena e i vertici nazionali, regionali e dipartimentali della Protezione Civile, avente ad oggetto un focus sul maltempo in arrivo.

Per la notte è previsto un assetto delle Forze dell’Ordine che presidieranno il territorio, offrendo supporto ai Sindaci laddove dovesse sorgere la necessità di procedere all’evacuazione della popolazione, già disposta dai Sindaci per quelle aree più strettamente a ridosso di fiumi o argini collassati in precedenza o vicino a movimenti franosi nelle zone collinari. Anche l’Esercito è stato coinvolto: una squadra del 66° Reggimento Aeromobile “Trieste” formata da 10 uomini e mezzi sarà alloggiata presso la casa comunale di Castel Bolognese, pronta ad offrire il suo supporto mentre pattuglie formate da militari di stanza al Poligono di Addestramento di Foce Reno supporteranno, a Faenza, le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale nelle loro attività di competenza. I Vigili del Fuoco manterranno il livello massimo con tutto il personale e i mezzi disponibili per garantire il tempestivo svolgimento delle operazioni di soccorso, come già assicurato nel corso della prima fase di questa emergenza. Analogamente la Capitaneria di Porto fornirà supporto con i propri mezzi e uomini, vigilando altresì sulla sicurezza del litorale.

Per quanto riguarda le attività di presidio del territorio, all’alba saranno dispiegati e pienamente operativi i volontari della Protezione Civile del Coordinamento Volontariato Protezione Civile che monitoreranno tutti gli argini dei fiumi, segnaleranno prontamente ogni criticità dovesse sorgere e si prepareranno ad ogni evenienza d’intervento.

Sono pienamente operativi nei 18 Comuni della Provincia  gli strumenti di allerte telefoniche “Alert System” per la popolazione previsti nei Piani di Protezione Civile: i cittadini che non sono già inseriti nel sistema possono iscriversi sul portale https:\\registrazione.alertsystem.it, indicando il Comune/Unione dei Comuni di residenza/interesse e poi i loro dati personali e contatti telefonici. Per i 6 Comuni della Romagna Faentina è al momento attiva la sola registrazione tramite app (android o apple) scaricabile dal medesimo indirizzo web.

Inoltre è  stata fornita adeguata informativa ai gestori degli stabilimenti balneari della Riviera per metterli al corrente dei rischi generati dai previsti moti ondosi.

Appello alla massima prudenza

“Si raccomanda a tutti i cittadini la massima prudenza – dichiara il Prefetto Castrese De Rosa – Tutto il sistema di Protezione Civile è mobilitato per prestare, laddove necessario, il soccorso alla popolazione e ai beni del territorio. Si invita la cittadinanza a seguire le indicazioni delle Autorità, evitando spostamenti non strettamente necessari, ad adottare le misure di autoprotezione e a collaborare per fare in modo di superare questa seconda emergenza. Non bisogna adottare alcun comportamento imprudente, come avvicinarsi agli argini dei fiumi o attraversare in auto zone allagate”.

Particolarmente a rischio e da monitorare restano le aree già colpite dalla precedente alluvione (Bagnacavallo, Conselice, Casola Valsenio, Brisighella, Faenza) e tutti i corsi d’acqua primari e secondari, specie quelle i cui argini sono stati danneggiati dagli eventi del 2-3 maggio.

Il Centro Coordinamento Soccorsi resterà sempre attivo per seguire l’andamento della perturbazione.

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