Antincendi Boschivi (AIB) 

Il fenomeno degli incendi boschivi costituisce uno dei principali fattori di rischio per l’integrità dell’ambiente e del territorio.

I danni provocati dagli incendi sono in primo luogo di natura ecologico-ambientale poiché comportano distruzione di ecosistemi forestali, inquinamento atmosferico, innesco di frane, smottamenti e fenomeni erosivi in genere, con conseguente dilavamento del terreno e perdita di fertilità.

In ogni caso il danno che si determina è sempre rilevante e viene amplificato dalle caratteristiche del territorio che è caratterizzato da una intrinseca fragilità, in particolare nelle aree collinari e pinete.

Una particolare attenzione è rivolta ai cittadini con il miglioramento dell’informazione riguardante gli incendi boschivi, al fine di aumentare la sensibilità e la conoscenza di un fenomeno che purtroppo negli ultimi decenni si presenta in crescita, legata ai mutamenti climatici in atto e alle profonde trasformazioni che le attività dell’uomo hanno nel tempo causato all’ambiente naturale.

Solo con il contributo di TUTTI sarà possibile controllare il fenomeno degli incendi boschivi e tutelare insieme il territorio che costituisce il presupposto non solo per la sopravvivenza ma anche per la crescita, individuale e sociale dell’uomo.

Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

L’organizzazione del sistema AIB è gestita singolarmente dalle regioni italiane che redigono, approvano e seguono i Piani Antincendio annuali, biennali o triennali secondo la legge 353/2000. Il federalismo nella gestione dell’incendio boschivo è dovuto alla vasta differenza climatica, forestale e gestionale delle regioni italiane. Solitamente anche i Parchi Nazionali attuano un proprio Piano Antincendio Boschivo.

Prevenzione

L’attività di prevenzione consiste nel porre in essere tutte quelle azioni atte a ridurre le cause ed il potenziale innesco di incendio nonché interventi finalizzati alla mitigazione dei danni conseguenti; solitamente per prevenzione si intendono interventi selvicolturali e interventi su viali tagliafuoco e viabilità di accesso al bosco.

Lotta Attiva

La lotta attiva negli incendi boschivi può essere di tre tipi: avvistamento, spegnimento terrestrespegnimento aereo.

Avvistamento

Non sempre presenti in tutte le regioni (poiché alcuni enti si affidano alle chiamate dei cittadini), sono il primo passo per lo spegnimento di un incendio boschivo; l’attività di avvistamento rileva l’incendio, indica la zona e nel caso, indica alle squadre di pronto intervento le vie d’accesso migliori.

Il servizio di avvistamento viene attivato nel periodo dichiarato di massima pericolosità, solitamente dal 15 giugno al 15 settembre, salvo diverse disposizioni dell’Agenzia Regionale e coinvolge la zona collinare e le aree costiere ove presenti vaste pinete.

Spegnimento terrestre

Come previsto dai piani regionali, sul territorio vengono dislocate squadre di intervento per lo spegnimento a terra formate da addetti specializzati, avendo conseguito con successo il corso per addetti all’antincendio boschivi. La squadra di spegnimento terrestre, è dotata di un Capo Squadra che dirige le fasi di spegnimento della propria squadra; la squadra può essere dotata di attrezzature antincendio senza acqua (quali flabelli, pale) o con acqua (moduli antincendio). Quando gli incendi si avvicinano ai centri urbani, vengono ridefiniti incendi di interfaccia e sono diretta gestione dei Vigili del Fuoco.

Spegnimento aereo

Quando il rogo non è più contenibile da terra si fa supporto sui mezzi aerei regionali o nazionali; per far concorrere la flotta aerea obbligatoriamente deve essere presente un Direttore Operazioni Spegnimento (Vigili del Fuoco o aziende regionali o enti). In caso di mezzi regionali il Direttore richiede direttamente alla SOUP che decide, in caso si tratti della flotta aerea nazionale, la SOUP deve fare richiesta al COAU. I mezzi aerei possono volare esclusivamente entro le effemeridi e sotto la direzione del Direttore Operazioni Spegnimento che, in caso di sua presenza, è il responsabile di tutta l’operazione di spegnimento dalle squadre da terra sino ai mezzi aerei, dallo spegnimento alla bonifica.

SOUP – Sala Operativa Unificata Permanente

Ai sensi di quanto previsto dalla «Legge-quadro in materia di incendi boschivi» Legge 21 novembre 2000, n. 353 ed indicato nel Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00.

La regione Emilia-Romagna ha attrezzato il Centro Operativo di Protezione Civile in modo tale che preveda l’attivazione Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P.) per la lotta attiva contro gli incendi boschivi.

  • Personale previsto in SOUP in presidio 7gg su 7 dalle ore 8:00 alle ore 20:00:
    • Agenzia Regionale PC
    • Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
    • Volontariato
  • Finalità:
    • Favorire un rapido e coordinato intervento di uomini e mezzi
    • Consentire la riunione in un unico tavolo decisionale dei responsabili degli Enti e delle strutture operative regionali preposte

Comunicare un abbruciamento controllato

Il cittadino che deve fare un abbruciamento controllato di residui vegetali derivanti da lavori forestali e agricoli ha l’obbligo di dare preventiva comunicazione ai Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali. L’obbligo vige anche per i fuochi accesi dai gruppi scout.

Fare riferimento a quanto previsto dall’Agenzia regionale www.protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/rischi-previsione-prevenzione/comunicare-un-abbruciamento-controllato

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